Gli esami strumentali vengono effettuati solo presso Euromedica Belluno.

Metodica cinetica

E’ stata la prima ad essere stata messa a punta.

Consiste nel proporre, un occhio alla volta (monoculare) o a tutti e due (binoculare), uno stimolo luminoso che si muove da una zona sicuramente non visibile verso l’area normalmente visibile, mentre fissa un punto diritto davanti a sè. Il paziente ha in mano un campanello e lo suonerà non appena avvertirà lo stimolo luminoso. Tale stimolo varierà di grandezza ed intensità

Verrà quindi rappresentata una linea che congiungerà tutti i punti più esterni dove il paziente ha visto lo stimolo. Tale area delimiterà il campo visivo

Metodica statica

Con l’avvento dei computer, la metodica che ha preso il sopravvento è stata quella statica, dove, sempre con il paziente che guarda un punto diritto davanti a sé, verranno proposte nelle diverse aree, stimoli luminosi di diversa intensità e grandezza e il paziente suonerà un pulsante ogni volta che vedrà la luce. Anche in questo caso può essere eseguito un occhio alla volta (monoculare) o con entrambi aperti (binoculare).

Le sue risposte verranno poi confrontate con quelle eseguite su pazienti normali e si valuteranno le differenze. Tale metodica consente di eseguire campo visivi di controllo confrontabili tra loro anche con analisi statistiche.

OCT

L’OCT  è un esame relativamente recente, ma ormai diventato indispensabile nel seguire i pazienti affetti da patologie retiniche centrali. In maniera non invasive, permette di eseguire una ricostruzione minuziosa degli strati retinici, evidenziandone le patologie presenti.

Inoltre, più recentemente, viene utilizzato per studiare lo strato delle fibre nervose in sede peripapillare, indagine utilissima nella diagnosi precoce del glaucoma.

Visita Ortottica

L’obiettivo della visita ortottica è diagnosticare la presenza di anomalie a carico dell’apparato neuromuscolare dell’occhio (alterazioni a carico dei muscoli degli occhi, deficit dei nervi che comandano i muscoli degli occhi) e le alterazioni che da questi derivano (visione doppia, confusione, strabismo, ambliopia,  anisometropia, paralisi oculari, ecc) e disporre il trattamento adatto al disturbo riscontrato.

Attraverso la visita ortottica si può anche monitorare l’eventuale evoluzione di una patologia già diagnosticata. Viene eseguita in circa 15-20 minuti da parte di un/una ortottista, cioè un tecnico laureato.